mercoledì 2 aprile 2014

Marionette e Burattini per tutti i gusti!!!


Il Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po (MN) possiede una vasta collezione di marionette e burattini, costituita da oltre 800 pezzi tra marionette, burattini, scenari e teste, suddivisi in due fondi - Besutti e Zaffardi - che prendono il nome dalle famiglie di burattinai che li hanno animati, raccolti e conservati fino all'acquisizione da parte del museo a metà degli anni '90.



Al momento presso il Museo Civico Polironiano è allestita la mostra temporanea "BURATTINI IMPERTINENTI". In attesa di trovare una collocazione definitiva all'interno del percorso espositivo la Direzione del museo ha voluto rendere così omaggio al mondo del teatro popolare e di strada che tante generazioni di bambini - ma non solo - ha affascinato, incantato, divertito.
Le marionette ed i burattini hanno quindi occupato gli spazi museali andando ad interagire con l'allestimento delle diverse sale, ora sposando la logica dell'esposizione, ora rivisitandola in senso metaforico, ora disturbandola in modo impertinente.
In ogni stanza essi sono disposti per suggerire un tema che il visitatore è chiamato a trasformare in un racconto, il suo racconto. E in ogni stanza un burattino è chiamato a rompere l'equilibrio, a fermare la narrazione, a creare un imprevedibile imprevisto, ad evidenziare una dissonanza. In ogni stanza c'è quello che abbiamo chiamato ELFO ovvero l'"Elemento Fuori dall'Ordinario", se di ordinario nel mondo dei burattini possiamo parlare …

UN AIUTO CONTRO L'IMPERTINENZA
Nel primo corridoio a destra troviamo così Sandrone e Pulonia nella sala del lavoro della terra a sottolineare le loro origini contadine (i personaggi furono inventati da Luigi Campogalliani nel 1798-99); nella stanza che ricorda il lavoro nella stalla altre figure di contadini; nella sala del latte santi e diavoli hanno preso il posto della formella devozionale di San Lucio, protettore dei caciai, andaa distrutta durante il sima del maggio 2012; nella sala dedicata al maiale Gioppino e margì, maschere della tradizione bergamasca caratterizzati dai tre gozzi, spuntano da pentola e paiolo a ricordare la fame atavica del popolo.
E nella stanza di fronte le differenze nella società rurale trovano un parallelismo nel mondo dei burattini: a terra i Signori, tra cui riconosciamo Pantalone e Balanzone, guardano con indifferenza i personaggi della tradizione popolare – Arlecchino, Brighella, Gioppino, Fagiolino, Sanapino, Sandrone – che salutano dal carro di San Martino.
Svoltando nel secondo corridoio a destra nella sala dedicata al fiume Po trovano spazio marionette e burattini dai tratti esotici, appartenenti a mondi lontani da sempre teatro delle avventure più misteriose e mirabolanti: l'Africa Nera, l'India, l'Estremo Oriente, l'America Latina, il Mondo Arabo. E poi nella stanza successiva l'omaggio a Matilde di Canossa così legata alla storia del monastero di Polirone. Sul lato opposto nella sala dei lavori alcuni ferri del mestiere ci ricordano i grandi artisti che davano voce, corpo e anima alle teste di legno: i burattinai.
E poi la stanza delle quattro filatrici, la scuola dei vecchi brontoloni, per concludere nella stanza dedicata all'infanzia con gli animali fantastici mostruosi che hanno accompagnato i nostri giochi e i nostri sogni di bambini.
Ma non si era detto che c'era un Elfo in ogni stanza?? 
Tocca al visitatore scoprire chi è e dove si nasconde ...

Il Museo Civico Polironiano è aperto dal martedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00.

Per maggiori info:
IAT San Benedetto Po e Oltrepò mantovano
Tel. 0376623036
iat@oltrepomantovano.eu










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